GLI ANIMATORI ALLE PRESE CON L'EMERGENZA EDUCATIVA
Una sera di dicembre, un tavolo, alcuni giovani. Riuscire a trovare una sera nella quale incontrarci è faticoso, dobbiamo dribblare impegni già fissati, riunioni di associazione e riunioni parrocchiali. Sederci in cerchio e aprire una conversazione intorno ad un tema è decisamente nelle corde di noi giovani di Azione cattolica, perciò il clima non fatica ad entrare subito nel vivo. Quest'incontro non è una riunione ordinaria, è un incontro extra-ordinario che vuole a pieno titolo coinvolgerci nel percorso del convegno diocesano "Abita la terra e vivi con fede". Abbiamo scelto il tema dell'educare, tanto caro a noi educatori, ma anche e soprattutto a noi giovani. Siamo molto sensibili a questa tematica e siamo convinti che far emergere anche la nostra voce nel panorama diocesano sia importante e desiderato. L'emergenza educativa che stiamo vivendo ci interroga e ci mette in discussione in primis come persone. Sperimentiamo soprattutto la consapevolezza che tale emergenza non deve essere vissuta soltanto come argomento di una tavola rotonda, ma che a partire da qui deve essere compiuto un cammino significativo, che deve fare la differenza, che deve ridare il senso del rapporto educativo. Questa è una relazione che ha necessità di riacquistare valore e spessore. La difficoltà nell'organizzare gli incontri, la difficoltà nell'attuare i buoni propositi che scaturiscono dalle nostre riflessioni sono piccoli e grandi ostacoli che fanno parte di questo nostro percorso. Sin da questo primo appuntamento si è respirata l'energia positiva e propositiva che fa del cammino nel convegno un trampolino di lancio per il nostro essere educatori e giovani di Azione cattolica che vivono questo tempo, un tempo sì di fatiche, ma anche l'unico che ci è dato.
Erika Buso
14/01/2012

Una sera di dicembre, un tavolo, alcuni giovani. Riuscire a trovare una sera nella quale incontrarci è faticoso, dobbiamo dribblare impegni già fissati, riunioni di associazione e riunioni parrocchiali. Sederci in cerchio e aprire una conversazione intorno ad un tema è decisamente nelle corde di noi giovani di Azione cattolica, perciò il clima non fatica ad entrare subito nel vivo.

Quest'incontro non è una riunione ordinaria, è un incontro extra-ordinario che vuole a pieno titolo coinvolgerci nel percorso del convegno diocesano "Abita la terra e vivi con fede". Abbiamo scelto il tema dell'educare, tanto caro a noi educatori, ma anche e soprattutto a noi giovani. Siamo molto sensibili a questa tematica e siamo convinti che far emergere anche la nostra voce nel panorama diocesano sia importante e desiderato. L'emergenza educativa che stiamo vivendo ci interroga e ci mette in discussione in primis come persone. Sperimentiamo soprattutto la consapevolezza che tale emergenza non deve essere vissuta soltanto come argomento di una tavola rotonda, ma che a partire da qui deve essere compiuto un cammino significativo, che deve fare la differenza, che deve ridare il senso del rapporto educativo. Questa è una relazione che ha necessità di riacquistare valore e spessore. La difficoltà nell'organizzare gli incontri, la difficoltà nell'attuare i buoni propositi che scaturiscono dalle nostre riflessioni sono piccoli e grandi ostacoli che fanno parte di questo nostro percorso. Sin da questo primo appuntamento si è respirata l'energia positiva e propositiva che fa del cammino nel convegno un trampolino di lancio per il nostro essere educatori e giovani di Azione cattolica che vivono questo tempo, un tempo sì di fatiche, ma anche l'unico che ci è dato.