MESTRE: LABORATORIO DI GIORNALISMO SOCIALE
Che ruolo hanno le fonti giornalistiche? Come cercarle? Come trattarle senza esserne influenzati? L'accesso a esse talvolta è difficile, insidioso, se non impossibile. Altre volte la loro attendibilità è per lo meno dubbia. Durante un'inchiesta giornalistica si devono superare reticenze, depistaggi, pressioni indebite da parte di soggetti interessati. Ma la gestione corretta delle fonti è garanzia di veridicità, trasparenza e indipendenza dell'informazione. Nell'epoca di Internet e dell'esplosione dei nuovi media, sembra che l'accesso all'informazione sia diventato facile e a portata di tutti. Ma è davvero così? Se ne parlerà dal 18 febbraio al laboratorio di giornalismo sociale organizzato dalla scuola "A. Chiodi" di Mestre con Gian Antonio Stella e Paolo Rumiz, la conduttrice del Tg1 Tiziana Ferrario, il dirigente Rai Ennio Chiodi, il giornalista-missionario padre Giulio Albanese, il regista Emanuele Crialese, il cronista-scrittore prestato al teatro, Edoardo Pittalis, in compagnia del musicista Gualtiero Bertelli, il divulgatore scientifico Massimo Polidoro e l'inviata di guerra free-lance Barbara Schiavulli.Il laboratorio è rivolto a chiunque (giornalisti, operatori del mondo del sociale, del volontariato, della cooperazione internazionale, insegnanti, ecc..) sia interessato ad approfondire le tematiche dell'informazione sociale.Durata: otto lezioni di due ore, dal 18 febbraio al 26 maggio 2012. Termine iscrizioni: 10 febbraio 2012. Il costo del corso è 160 euro. Coordinatori: Luciano Scalettari e Alberto Laggia, giornalisti inviati di Famiglia Cristiana. Per iscrizioni: segreteria della scuola "A. Chiodi", via Aleardi 156, 30172 Mestre-Venezia, 041-5327294, 328-1787745, [email protected].
Gerda De Nardi
14/01/2012

Che ruolo hanno le fonti giornalistiche? Come cercarle? Come trattarle senza esserne influenzati? L'accesso a esse talvolta è difficile, insidioso, se non impossibile. Altre volte la loro attendibilità è per lo meno dubbia. Durante un'inchiesta giornalistica si devono superare reticenze, depistaggi, pressioni indebite da parte di soggetti interessati. Ma la gestione corretta delle fonti è garanzia di veridicità, trasparenza e indipendenza dell'informazione. Nell'epoca di Internet e dell'esplosione dei nuovi media, sembra che l'accesso all'informazione sia diventato facile e a portata di tutti. Ma è davvero così? Se ne parlerà dal 18 febbraio al laboratorio di giornalismo sociale organizzato dalla scuola "A. Chiodi" di Mestre con Gian Antonio Stella e Paolo Rumiz, la conduttrice del Tg1 Tiziana Ferrario, il dirigente Rai Ennio Chiodi, il giornalista-missionario padre Giulio Albanese, il regista Emanuele Crialese, il cronista-scrittore prestato al teatro, Edoardo Pittalis, in compagnia del musicista Gualtiero Bertelli, il divulgatore scientifico Massimo Polidoro e l'inviata di guerra free-lance Barbara Schiavulli.

Il laboratorio è rivolto a chiunque (giornalisti, operatori del mondo del sociale, del volontariato, della cooperazione internazionale, insegnanti, ecc..) sia interessato ad approfondire le tematiche dell'informazione sociale.

Durata: otto lezioni di due ore, dal 18 febbraio al 26 maggio 2012. Termine iscrizioni: 10 febbraio 2012. Il costo del corso è 160 euro. Coordinatori: Luciano Scalettari e Alberto Laggia, giornalisti inviati di Famiglia Cristiana. Per iscrizioni: segreteria della scuola "A. Chiodi", via Aleardi 156, 30172 Mestre-Venezia, 041-5327294, 328-1787745, [email protected].